Museo Tattile Omero di Ancona

Museo Tattile Omero di Ancona

Chi l’ha detto che la bellezza e l’arte si percepiscono solo con gli occhi?

Al Museo Tattile Omero di Ancona l’arte va toccata, esplorata con le mani, perché esistono delle vie di accesso alternative all’arte, anche per coloro che non possono usare la vista.

Ti presento il museo dove è vietato NON toccare.

*La foto di copertina è di Maurizio Bolognini, dall’archivio fotografico del Museo Omero.

Musei e inclusione

Guernica, traduzione tattile del Museo Tattile Omero di Ancona
Traduzione tattile di Guernica

Sono sempre stata convinta che il patrimonio culturale abbia un valore non solamente estetico, ma sia soprattutto una fondamentale testimonianza storica.

Il patrimonio artistico, per me, è il riflesso delle varie epoche storiche, e per questo è importante la sua conservazione e valorizzazione.

Trovo fondamentale che la sua conoscenza possa arrivare in maniera capillare a tutti quanti, senza nessuna distinzione o discriminazione.

Ma i nostri musei e tutto il patrimonio storico-artistico sono realmente valorizzati per una fruizione universale?

Se pensiamo alla storia dell’arte o all’archeologia, inevitabilmente associamo queste discipline più alla vista, rispetto agli altri sensi.

Ma esistono davvero le arti “visive”?

Con questi quesiti Aldo Grassini, direttore e fondatore nel 1993 del Museo Tattile Statale Omero di Ancona, cieco dall’età di sei anni, cerca di scardinare i tradizionali metodi di fruizione dell’arte, per far in modo che questa possa realmente arrivare ad un pubblico più ampio possibile.

L’accessibilità dei beni culturali non è un discorso semplice: le disabilità fisiche (e ci limitiamo in questa sede solamente a quelle fisiche) posso essere delle tipologie più diverse, a seconda delle diverse funzioni del corpo.

Aldo Grassini, partendo dalla propria esperienza personale, e dalla sua esigenza di visitare musei e siti archeologici nonostante la sua cecità, ha proposto un’alternativa alla regola principale di tutti i musei: vietato toccare!.

Se il patrimonio storico-artistico è patrimonio dell’umanità, come può usufruirne una persona cieca se non può toccarlo con mano?

Il Museo Tattile Omero di Ancona

Museo Tattile Omero di Ancona

Il Museo Tattile Omero di Ancona è un museo nato e concepito per una fruizione sia tattile che visiva della collezione permanente e delle mostre temporanee.

Al suo interno si trovano riproduzioni di opere d’arte classiche, opere d’arte contemporanea originali, traduzioni a rilievo di opere pittoriche, modellini di architetture note, per un totale di oltre 300 opere.

Tutto è pensato appositamente per una fruizione tattile.

Qui si può toccare, anzi, si deve toccare! Spazio e allestimento sono studiati per essere usufruiti da persone con minorazione visiva, ossia ciechi e ipovedenti.

Non ci sono segnali acustici che suonano quando ci si avvicina troppo alle opere in esposizione. Tutto è posto “a portata di mano”, né troppo in alto, né troppo in basso.

Tutte le didascalie sono tradotte anche in Braille; ci sono inoltre delle pedane mobili a disposizione per poter eplorare tattilmente le sculture più alte.

Il personale non si preoccupa solamente di controllare l’integrità delle opere in mostra, ma accoglie e accompagna il visitatore durante la permanenza al museo, dando sempre spiegazioni su ciò che sta osservando.

Che differenza c’è tra vedere e toccare un’opera d’arte?

Roberto Papini, Composizione Numero 6
Roberto Papini, Composizione Numero 6

Tutti possono capire il valore di un’opera d’arte, ciò che cambia da persona a persona è il tempo e la modalità di approccio.

La differenza sostanziale tra vista e tatto sta nel fatto che la prima percepisce gli oggetti secondo un processo di sintesi immediato. Mentre il tatto percepisce gli oggetti secondo un processo analitico.

I polpastrelli sono gli occhi di una persona cieca, strumento attraverso il quale è possibile crearsi un’immagine nella mente.

L’esplorazione tattile parte da uno schema generale della forma, che la mente disegna man mano che le dita toccano le superfici.

Una volta concepito il contorno si scende ai dettagli, con una lenta narrazione che poco a poco svela ogni particolare. Le vene del Discobolo, i nei del duca di Montefeltro, la disperazione nelle rughe del volto del Laocoonte, prendono letteralmente forma sotto le nostre mani durante una visita tattile.

Che dire poi dell’arte contemporanea? Come far capire, ad esempio, un quadro astratto ad una persona cieca?

Una soluzione ce la dà Roberto Papini nelle sue Composizioni.

Nelle sue opere l’artista ha assemblato elementi geometrici di forme e materiali diversi, in modo che al tatto si percepisca immediatamente lo stesso effetto estetico che percepisce la vista.

Ma oltre alla percezione estetica, si ha in più la possibilità di vivere l’opera d’arte col tatto, distinguendo materiali lisci o ruvidi, caldi o freddi, sensazioni che con la sola osservazione visiva non si possono vivere pienamente.

A chi è rivolto il Museo Tattile Omero?

San Ciriaco, Duomo di Ancona in un modellino tattile del Museo Omero
Modellino tattile del Duomo di Ancona

Inutile dire che la possibilità di toccare stuzzica tutto il pubblico, adulti e bambini.

Così, con l’ausilio di mascherine per coprire gli occhi, chiunque ha la possibilità di vivere l’esperienza di una visita tattile.

Il museo, inoltre, lavora costantemente su una ricca programmazione di laboratori e attività rivolti ai più piccoli e alle scuole.

Sotto il principio dell’inclusività, il museo si pone come supporto a scuole e famiglie che hanno bisogno di sensibilizzare i più piccoli ad un confronto costruttivo con le minorazioni visive.

Il Museo Tattile Omero di Ancona ha introdotto un nuovo modo di vivere l’esperienza di visita al museo cercando di scardinare, nel limite del possibile, le regole tradizionali.

Dal 1993 ad oggi di strada ne ha fatta: è stato riconosciuto come museo statale ed è stato l’apripista per altre realtà simili come il Museo Anteros di Bologna e il Museo Tattile a Varese.

Ogni anno organizza corsi di formazione e aggiornamento per le guide turistiche e gli operatori museali e, con l’iniziativa Biennale Arteinsieme, coinvolge musei e siti archeologici di tutta Italia nella creazione di percorsi e attività senza barriere.

Letture Consigliate

Se ti interessa particolarmente questo argomento, che sia curiosità o approfondimento professionale, ci sono delle letture che posso consigliarti.

In primis, i testi del direttore del Museo Omero, Aldo Grassini, facilmente reperibili on line, in particolare Per un’estetica della Tattilità. Ma esistono davvero le arti visive?, edito da Armando Editore.

In secondo luogo il testo della direttrice del Museo Anteros di Bologna, Loretta Secchi, L’educazione estetica per l’integrazione, edito Carocci.

Museo Omero di Ancona: informazioni pratiche

Mole Vanvitelliana di Ancona, sede del Museo Tattile Omero
Ancona, Mole Vanvitelliana

Letteralmente circondato dal mare, nella bellissima location della Mole Vanvitelliana di Ancona, il Museo Tattile Omero si trova a circa un chilometro dalla stazione centrale e l’ingresso è sempre gratuito.

Orari di apertura

Dal martedì al sabato: 16:00 – 19:00. Domenica e festivi: 10:00 – 13:00 e 16:00 – 19:00.

Luglio e agosto: dal martedì al sabato 17:00 – 20:00 Domenica e 15 Agosto 10:00 – 13:00 e 17:00 – 20:00.

Chiuso il lunedì.

2 commenti su “Museo Tattile Omero di Ancona”

  1. Ogni volta che sono in vacanza in Ancona, cerco sempre di visitare il Museo Tattile Omero: l’adoro ed è stata una gran scoperta. La mia prima volta è stata proprio appena aperti nella sede della Mole Vanvitelliana.

    E’ un luogo che consiglio a tutti: una cosa è osservare le opere, un’altra è toccarle e scoprirle attraverso il tatto.

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