Il Museo delle Mura di Roma

Museo delle Mura di Roma

Il Museo delle Mura di Roma, ad ingresso gratuito, permette di percorrere un tratto delle antiche mura difensive fatte costruire dall’Imperatore Aureliano nel III secolo d.C.

Si entra dalla porta di San Sebastiano, affacciata sulla via Appia Antica, per accedere non solamente al camminamento di ronda, ma anche ad una bella vista a 360 gradi sulla città, che spazia dalla Basilica di San Giovanni fino ai Castelli Romani.

Museo delle Mura. Un po’ di storia

camminamento lungo le Mura Aureliane da Porta San Sebastiano a Porta Ardeatina
Museo delle Mura: il camminamento di ronda

Siamo nella seconda metà del III secolo dopo Cristo.

L’impero romano ha raggiunto ormai la sua massima estensione. Roma, centro dell’impero, allargò progressivamente i propri confini urbani a causa dell’aumento della popolazione.

Le antiche Mura Serviane non erano più sufficienti a proteggere Roma: praticamente mezza città restava sprovvista di cinta muraria. Contemporaneamente, le minacce esterne costringevano ad un consolidamento del sistema difensivo, e doveva essere fatto in fretta.

Aureliano, proclamato imperatore nel 270 d.C., reduce dalla vittoria contro le popolazioni germaniche, e pronto a nuove campagne militari verso l’Oriente, diede avvio ad una politica di potenziamento della difesa di Roma.

Le Mura Aureliane, costruite tra il 271 e il 275 d.C, abbracciarono la città per un perimetro complessivo di 19 km, includendo anche una parte di territorio oltre il Tevere, all’altezza dell’antico Porto Fluviale e delle vie consolari Portuense e Aurelia.

Oltre alle porte di accesso alla città in corrispondenza delle principali arterie, vennero costruite ogni 100 piedi (circa 30 metri), lungo tutto il perimetro, delle torri quadrate munite di camere di manovra, per il posizionamento delle macchine da guerra.

Passano i decenni e si susseguono le vicende storiche. Roma subisce gli attacchi delle popolazioni barbare e le Mura Aureliane devono rispondere alle nuove esigenze.

Tra il 401 e il 402 l’altezza di tutta la cinta muraria viene raddoppiata.

Si innalza il cammino di ronda e nelle torri si aggiunge un secondo livello di camere di manovra.

Le uniche aperture che rimangono al primo livello delle mura sono le feritoie, usate dagli arcieri per lanciare i dardi contro i nemici. Solamente nelle camere di manovra del secondo livello le aperture rimangono ad arco per permettere l’uso delle catapulte.

Porta San Sebastiano

Le Mura Aureliane di Roma viste dalla torre di Porta San Sebastiano
vista sulle Mura Aureliane

Il Museo delle Mura ha sede nella Porta San Sebastiano, in origine Porta Appia, una delle porte delle Mura Aureliane oggi meglio conservate.

Si apriva sulla via Appia, e deve il suo nome attuale alla vicinanza con la Basilica di San Sebastiano.

Adesso si presenta come un imponente bastione fortificato ad un solo arco, ma la prima costruzione voluta da Aureliano prevedeva due archi gemelli, con due torri semicircolari ai lati, e il camminamento riparato verso l’esterno dal muro merlato.

Quando l’intera cinta muraria venne rinforzata, anche la porta subì delle trasformazioni.

Il doppio fornice venne ridotto a uno. Come il camminamento, anche le torri ai lati della porta vennero raddoppiate in altezza, e inglobate in basamenti a pianta quadrata rivestiti di marmo.

Per rinforzare l’efficacia difensiva di questo tratto di mura venne creata una controporta per realizzare la quale, secondo alcune ipotesi, venne sfruttato il cosiddetto Arco di Druso, situato giusto di fronte. Tuttavia, secondo ipotesi più recenti, questa controporta non arrivava fino all’arco di Druso, ed esisteva già dalla prima costruzione di Aureliano. Ad ogni modo, questa struttura chiusa a tenaglia serviva per creare uno spazio chiuso costantemente controllato, il cui attraversamento richiedeva il pagamento del dazio.

L’ultima fortificazione risale al medioevo, quando vennero ulteriormente rialzate le torri e l’attico sopra l’ingresso, con l’apertura delle terrazze merlate.

Questi continui riutilizzi e fortificazioni hanno permesso la conservazione della Porta San Sebastiano e di questo tratto di Mura Aureliane.

Risale addirittura al XX secolo un’ulteriore sistemazione dei bastioni ad abitazione e studio privato di Ettore Muti, segretario del Partito Fascista, che fece realizzare all’interno dei mosaici in stile antico.

Tre curiosità sul Museo delle Mura

Dettaglio della Porta San Sebastiano di Roma con l'Arcangelo Michele inciso nel marmo
L’Arcangelo Michele inciso nel muro esterno dell’arco
  • Nel 1327 ci fu la battaglia tra la fazione romana ghibellina guidata dai Colonna, contro le truppe guelfe guidate dal re di Napoli Roberto d’Angiò. Le milizie romane ebbero la vittoria. A ricordo della battaglia avvenuta il 29 settembre, giorno di San Michele, nella parete esterna al di sotto dell’arco è stato graffito San Michele Arcangelo che uccide il drago, con un’iscrizione in latino medievale che ricorda questo fatto.
  • La via Appia Antica fin dal medioevo è stata percorsa da viandanti e pellegrini che, giunti finalmente a Roma dopo un lungo viaggio, hanno lasciato il segno del loro passaggio inciso nel marmo di Porta San Sebastiano. Osservando con attenzione si possono notare diverse croci incise, nomi, date e anche un’indicazione per la basilica di San Giovanni in Laterano.
  • Nel 1536, per volere di papa Paolo III Farnese, la porta è stata decorata per l’arrivo a Roma di Carlo V d’Asburgo, re di Spagna e del Sacro Romano Impero. Con l’occasione venne chiamato Antonio da Sangallo il Giovane a decorare Porta San Sebastiano, ma oggi le uniche tracce che rimangono di questo intervento sono i frammenti dei disegni a carboncino sul muro interno della torre est.

La visita al Museo

Museo delle Mura: sala interna
Museo delle Mura: interno

La visita all’interno del Museo delle Mura di Roma inizia dalla camera di manovra al di sopra dell’arco.

Al centro del pavimento il grande mosaico realizzato nel periodo fascista, quando questi ambienti vengono riutilizzati come abitazione privata dal segretario del partito fascista Ettore Muti. Al centro del mosaico, nella figura maschile a cavallo, si può riconoscere un ritratto di Benito Mussolini.

Proseguendo verso la torre è possibile vedere dei modellini, tra i quali la ricostruzione delle due cinte murarie dell’età antica, le Mura Serviane e le Mura Aureliane.

Il camminamento di ronda è percorribile per circa 200 metri nel tratto tra l’antica Porta Appia e la Porta Ardeatina. La passeggiata è incantevole, affacciata su un verdissimo prato.

Si attraversano anche alcune delle torri con le camere di manovra.

Fai attenzione alla terza torre che, in epoca medievale, venne trasformata in romitorio da un eremita. Troverai un piccolo affresco che ritrae la Vergine col Bambino, e noterai anche i cardini in metallo usati per chiudere la torre con una porta rudimentale.

Si ritorna all’interno e si sale ai piani superiori dove sono ancora visibili le tracce della decorazione realizzata da Antonio da Sangallo il Giovane nel 1536.

Non uscire dal Museo delle Mura senza salire fino alla terrazza in cima alla torre. Da qui verso sud, si gode di una bellissima vista sulla via Appia Antica, con la cima del Mausoleo di Cecilia Metella, fino ai Castelli Romani in lontananza.

Girando lo sguardo, si possono individuare anche il Palazzo della Civiltà Italiana dell’Eur, il Gazometro, la Basilica di San Giovanni e persino la Vela di Calatrava.

Museo delle Mura: dove si trova e informazioni pratiche

Interno del Museo delle Mura di Roma: la torre
Una delle torri del Museo delle Mura

Il Museo delle Mura si trova esattamente dove finisce via di Porta San Sebastiano e inizia la via Appia Antica.

È aperto dalle 9.00 alle 14.00 dal lunedì al venerdì e può essere raggiunto in autobus con la linea 118 che ferma proprio lì davanti.

Fa parte del circuito dei Musei Civici di Roma e il biglietto d‘ingresso è gratuito.

Accessibilità

Sia il camminamento che gli spazi dentro la Porta San Sebastiano presentano molte scale. La visita quindi non è adatta a sedie a rotelle, né a persone con ridotte capacità motorie. Altamente sconsigliata anche la visita con passeggini.

Visita insieme a me il Museo delle Mura

12 commenti su “Il Museo delle Mura di Roma”

  1. Vado spesso a Roma, perchè da Gaeta sono circa due ore di auto. Ma non ho mai preso in considerazione una visita alle mura aureliane. Devo assolutamente andare, appena possibile, perchè con il tuo articolo mi hai davvero incuriosita. Vorrei scattare anche io foto belle come le tue, soprattutto dalla torre,

  2. Molto interessante questo museo. Sono sempre incuriosita da cinte murarie, camminamenti di ronda ecc. Si scoprono cose nuove, ma è anche un modo diverso di vedere la città.

  3. Molto interessante, grazie! Mi ha sempre incuriosito, ma ancora non sono riuscita a visitarlo, anche perché gli orari in effetti non mi aiutano. Dovrei proprio approfondire un po’ della topografia romana, che mi sento ancora molto carente!

  4. Un racconto davvero coinvolgente di un museo di cui non avevo mai sentito parlare. Non sapevo che a Roma ci fosse un così lungo camminamento e mi hai ufficialmente incuriosita, soprattutto perché nell’ultimo anno ho visitato parecchie città murate della mia regione!

    1. Guarda, anche molti romani non lo conoscono. E’ un sito meno conosciuto, proprio all’inizio della via Appia Antica. Anche se per pochi metri rispetto a tutto il perimetro della cinta muraria, ma il percorso è molto suggestivo

  5. Sono stata a Roma ben 5 volte eppure leggendo gli articoli inerenti questa città scopro che ci sono tantissime cose da vedere che ancora non ho avuto occasione di scoprire! Questo museo non lo avevo mai sentito nominare ma appena letto il tuo articolo mi è venuta voglia di scoprirlo, dunque me lo salvo per un prossimo tour alla scoperta della città millenaria!

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