Un itinerario archeologico a Malta è un viaggio nella storia e nel mistero di una delle civiltà più antiche al mondo.
Nonostante le piccole dimensioni dell’arcipelago maltese, questo territorio custodisce numerosi edifici monumentali risalenti al Neolitico. Architetture millenarie, frutto dell’ingegneria umana, ma la cui simbologia e interpretazione non sono ancora definite.
Partendo dal Museo Archeologico Nazionale a La Valletta, ti porto alla scoperta dei siti megalitici di Tarxien e Hagar Qim, passando per l’ipogeo di Hal Saflieni, il sito di provenienza della Sleeping Lady.
Archeologia preistorica a Malta

Le prime costruzioni a Malta risalgono al IV millennio a.C. Tutte e tre le isole dell’arcipelago – Malta, Gozo e Comino – conservano siti preistorici che sono stati riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Nel sito archeologico di Ggantija, isola di Gozo, si trovano i resti più antichi di quello che è stato definito dagli archeologi il Periodo dei Grandi Templi.
Questi templi preistorici probabilmente sorsero vicino a centri abitati, rispondendo a necessità di culto, a cui oggi non è facile risalire. Si tratta di costruzioni composte da enormi monoliti disposti con una tecnica costruttiva ed una precisione impressionanti in relazione all’epoca così remota.
Le campagne di scavo hanno riportato alla luce anche una grande quantità di sculture e statuette raffiguranti figure femminili, venerate come dee madri.
Cosa vedere a Malta: itinerario archeologico

Partendo dal Museo Archeologico Nazionale a La Valletta, dove sono conservati alcuni frammenti originali rinvenuti durante gli scavi, ti propongo questo itinerario alla scoperta di tre dei principali siti archeologici di Malta: Tarxien, l’ipogeo di Hal Saflieni a Paola, Hagar Qim.
Tutti i siti sono facilmente raggiungibili con autobus di linea che partono da La Valletta.
Non sono luoghi di immediata comprensione, per cui consiglio la visita con una guida o un’audioguida.
Museo Archeologico di Malta

Il Museo Archeologico Nazionale si trova a Valletta, in pieno centro lungo la principale Republic Street, all’interno dell’edificio cinquecentesco che fu l’Auberge de Provence.
La visita al Museo è utile per orientarsi e capire i diversi siti presenti in tutta l’isola, anche da un punto di vista cronologico e geografico.
Qui sono conservati i reperti archeologici originali che, per questioni conservative, sono stati tolti dal luogo di ritrovamento.
L’allestimento del museo si divide in tre grandi aree storico-tematiche: il Neolitico, l’Età del Bronzo, i Fenici. Al piano superiore si stanno svolgendo lavori di ampliamento delle collezioni con nuove sezioni dedicate all’età romana e bizantina.
Tutti i frammenti esposti provengono dal territorio maltese e c’è anche una sezione fotografica che racconta le fasi di scavo dei siti archeologici.
Tra i pezzi esposti il più noto è la Sleeping Lady, la piccola statuetta della dea dormiente rinvenuta in ottimo stato conservativo nel sito archeologico di Hal Saflieni a Paola. Questa figura femminile dalle forme tornite e dal seno prorompente è stata interpretata, per la sua posizione e la sua collocazione all’interno di una sepoltura, come rappresentazione della morte o dell’eterno sonno.
Molti sono i frammenti di sculture che rappresentano figure femminili dalle forme generose, che stanno a simboleggiare o divinità legate alla fertilità e alla vita, o divinità legate alla morte.
Ma quando si visitano i templi megalitici la domanda che tutti ci poniamo davanti a questi enormi e pesanti blocchi di pietra calcarea è: come facevano nel Neolitico a trascinarli?
Sembrerebbe che gli uomini preistorici creassero delle sfere di pietra che ponevano sotto al monolite, e fungevano da rulli per farlo scorrere anche lungo tragitti abbastanza lunghi.
Parliamo di talmente tanto tempo fa che quelle che noi possiamo fare oggi sono solamente delle supposizioni, ma io trovo il tutto estremamente affascinante.
Tarxien

Tarxien è una piccolissima cittadina a sud-est di Valletta dove sorgono le rovine del più grande complesso templare di tutta Malta.
Raggiungere il sito è semplicissimo: dal terminal dei bus alle porte di La Valletta si prende la linea 81 o 82 (2 euro) e il tragitto non supera i 30 minuti.
L’area archeologica è in mezzo ai palazzi moderni. La visita segue un percorso obbligato che porta prima a fare un giro esterno e sopraelevato rispetto ai resti, e poi entra dentro i templi.
Il complesso si compone di sei templi, tre in migliore stato di conservazione.
Ogni tempio doveva avere una pianta ellittica, con ingresso centrale e due absidi laterali. Gli ingressi ai templi sono riconoscibili dagli impressionanti triliti.
A Tarxien è stato rinvenuto un frammento di una colossale figura femminile, forse la raffigurazione della divinità venerata in questo complesso, della quale vediamo gli arti inferiori e una parte dell’abito.
Di questo frammento scultoreo, e degli altri più rilevanti, vediamo sul sito la copia dell’originale conservato al Museo Archeologico Nazionale.
Ipogeo di Hal Saflieni a Paola

Questo è sicuramente il sito archeologico più noto di tutta l’isola, raggiungibile a piedi da Tarxien in dieci minuti scarsi.
Si tratta di un ambiente totalmente sotterraneo risalente probabilmente al 4000 a.C., suddiviso su tre livelli per una profondità di circa 10 metri.
Un antico santuario e la necropoli, da cui proviene la già citata statuina della Sleeping Lady, e dovesono stati ritrovati anche i resti di ben 7000 scheletri! Un sito unico al mondo, anche per la qualità conservativa con cui è giunto fino all’età contemporanea.
Viste le delicate condizioni conservative l’accesso è consentito a piccoli gruppi di massimo 10 persone all’ora, per un totale di un’ottantina di accessi giornalieri, per cui è altamente consigliata la prenotazione con largo anticipo.
Trattandosi di ambienti estremamente delicati richiedono particolari controlli e manutenzione. Per questo motivo possono capitare chiusure momentanee, per cui consiglio di controllare il sito ufficiale prima della visita.
Hagar Qim e Mnajdra

L’area archeologica di Hagar Qim e Mnajdra non ti potrà mai deludere, non solo per il sito archeologico in sé, ma anche perché è immerso in un panorama bellissimo a picco sul mare.
Anche per arrivare qui è molto semplice: dallo stesso bus terminal a La Valletta la linea è la numero 74, circa 45 minuti di strada, scendendo verso sud.
Il sito è ben organizzato, con un centro informazioni per i visitatori, bagni, guardaroba, un piccolo museo didattico con un breve filmato in 4D sulla storia del sito archeologico.
Dopo il museo si esce all’esterno e si segue il sentiero verso la prima area archeologica di Hagar Qim. Da qui si prosegue poi a piedi verso Mnajdra, più a valle, vicina al mare.
Mnajdra è più piccolo rispetto ad Hagar Qim, ma ha il primato di conservare il monolite più alto.
Se Tarxien mi aveva già stupita, qui veramente sono rimasta estasiata: i monoliti sono giganteschi, fino alle 10 tonnellate di peso. Tutto è immerso in un’atmsofera rilassante dove il colore ocra della pietra calcarea fa da contrasto al verde e all’azzurro circostante.
Quali spiegazioni dare a queste imponenti costruzioni? Cosa avveniva all’interno dei templi?
È probabile che l’orientamento dei templi seguisse un un criterio preciso.
Una delle due absidi di ogni ambiente, inoltre, aveva un foro al centro, che permetteva di illuminare un punto ben preciso all’interno del tempio (forse un altare), formando un fascio di luce a falce che si trasformava in cerchio man mano che il sole roteava.
Durante gli scavi sono stati rinvenuti, oltre a sculture e decorazioni a bassorilievo, anche resti di coltelli e tazze in ceramica. Oggetti che fanno ipotizzare a sacrifici animali e libagioni rituali.
Itinerario archeologico a Malta: informazioni pratiche

- Museo Archeologico Nazionale – biglietto d’ingresso intero: 5 euro
- Tarxien – biglietto d’ingresso intero: 6 euro
- Ipogeo di Hal Saflieni – biglietto d’ingresso intero: 35 euro, comprensivo della visita guidata.
- Hagar Quim e Mnajdra – biglietto d’ingresso intero: 10 euro
Molto interessante, sarò a Malta questa estate e ho già prenotato l’Ipogeo!
Bello! Sai che quando sono andata io invece era chiuso! Vai anche ad Hagar Qim se riesci che merita molto, per il sito archeologico e per il paesaggio
Sarò a Malta dal 21 al 29 Ottobre 2023. Stò visitando tutti i siti più antichi e misteriosi dell’area Mediterranea, ed ove è possibile del Medio Oriente. C’è un filo conduttore che collega la Sardegna, fino alla Turchia ed Egitto ed ancora oltre.
Seguire quel filo conduttore è proprio l’essenza del viaggio, quello vero di scoperta. Buon viaggio a Malta!