Spello è la destinazione ideale per chi ha voglia di camminare in un contesto rilassato e tranquillo, ma senza rinunciare all’arte e alla cultura.
Io a Spello ho trovato esattamente quello che volevo, in un momento in cui avevo bisogno di una piccola evasione, dopo le diverse chiusure e riaperture dovute alla pandemia.
Con questo itinerario ti porto nel cuore dell’Umbria, alla scoperta di uno dei borghi più belli d’Italia.
Dove si trova Spello

Spello è un piccolo borgo dell’Umbria, in cima ad una collina tra il Monte Subasio e la Valle Umbra.
Situato in provincia di Perugia, a poca distanza da Foligno e da Assisi, il borgo è noto per le Infiorate del Corpus Domini e per i suoi vicoli sempre colorati di fiori.
Il centro storico è racchiuso entro le mura antiche, con la Porta Consolare come accesso principale.
Un po’ di storia

L’origine di Spello risale all’antica Roma, quando il centro di Hispellum acquista rilevanza come municipio romano grazie alla sua vicinanza alla via Flaminia.
Rinominata Colonia Julia da Giulio Cesare, Splendidissima Colonia Julia da Augusto, e ancora Flavia Costante da Costantino, Spello nell’antichità era uno dei centri principali della regione.
Nell’alto medioevo la città viene occupata dai Longobardi ed entra a far parte del Ducato di Spoleto.
Nel XII secolo il circuito murario che circonda la città è ancora quello romano, ma al suo interno il centro abitato viene riorganizzato in tre terzieri: Porta Chiusa, Mezota e Posterula.
Si trattava di tre zone, ellittiche e concentriche, che corrispondevano rispettivamente alla zona più alta della collina; alla zona mediana, con palazzi pubblici e residenze signorili; infine, la zona più bassa con gli insediamenti contadini e artigiani.
I terzieri erano ben definiti e separati tra loro dalla presenza di catene che servivano anche a scopi difensivi.
L’espansione della città nella seconda metà del ‘300 portò all’ampliamento della cinta muraria verso nord.
L’assetto urbano di questo periodo è quello, quasi intatto, che ancora vediamo oggi passeggiando per i vicoli entro le mura.
Cosa vedere a Spello: itinerario a piedi

Nonostante le piccole dimensioni, Spello è una vera e propria città d’arte con vestigia romane, edifici medievali e capolavori del Rinascimento.
L’itinerario che ti propongo parte immediatamente fuori le mura, nei pressi della Porta Consolare, per visitare la Villa dei Mosaici.
Entrando dalla Porta Consolare ti consiglio di salire lungo la via Consolare fino ad affacciarti alla vetrata della Cappella Tega, per poi proseguire fino a Piazza Matteotti. Qui trovi a pochi metri di distanza la Chiesa di Santa Maria Maggiore, con la Cappella Baglioni all’internoe la Chiesa di Sant’Andrea.
Da qui ti consiglio di prendere sulla sinistra la via delle Torri di Properzio fino alla Porta Venere, e prenditi qualche minuto per goderti il panorama sulla valle.
Prosegui salendo lungo via delle Mura Vecchie e via di San Martino, lungo la quale troverai la piccola facciata della chiesa omonima, e vai avanti su via Torre Belvedere fino alla Chiesa di San Severino.
Proseguendo oltre l’arco romano si raggiunge il Monastero di Vallegloria, altro punto panoramico, e poi si ritorna indietro verso via Giulia.
Lungo la strada si incontrano i resti dell’Arco di Augusto e la Chiesa di San Lorenzo, per terminare alla centrale Piazza della Repubblica.
Villa dei Mosaici

La cosiddetta Villa dei Mosaici è stata rinvenuta nel 2005, appena fuori la cinta muraria, durante i lavori per la realizzazione di un parcheggio.
Ben 500 metri quadrati di splendidi mosaici, risalenti all’epoca imperiale, sono stati recuperati e musealizzati in un edificio appositamente costruito per proteggere questo tesoro.
I mosaici appartenevano ad una lussuosa villa della quali gli archeologi hanno riconosciuto due fasi costruttive: la prima di età augustea, e la seconda a cavallo tra II e III secolo.
Non si conosce l’identità dei proprietari, ma si trattava sicuramente di una famiglia facoltosa, viste le dimensioni, la raffinatezza dei mosaici e dei frammenti pittorici.
Dei venti ambienti che sono stati riportati alla luce, la metà presentano mosaici policromi con motivi geometrici e figurati. La stanza più rilevante è il triclinio, dove il pavimento è decorato con la bellissima scena della mescita del vino.
Porta Consolare e cinta muraria

La Porta Consolare è il principale accesso al borgo di Spello.
Costruita in epoca romana, fa parte del tratto più antico della cinta muraria. L’aspetto è imponente, a tre fornici, con delle fortificazioni realizzate in epoche successive.
Le tre sculture di epoca repubblicana che decorano il fronte non appartengono alla porta, ma sono state rinvenute vicino l’anfiteatro, e appartenevano probabilmente a monumenti funerari.
Guardando verso cima della torre medievale sulla destra si scorge un ulivo, simbolo di questa terra, che si trova lì almeno dal ‘500, come si può vedere in un affresco del Palazzo Comunale.
Pochi sanno che Spello conserva una delle cinta murarie antiche meglio conservate in Italia. Dalla Porta Consolare si può camminare lungo un tratto delle mura di età augustea, che verrà successivamente inglobato dalle mura medievali nella parte nord del borgo.
Cosa vedere a Spello: dalla Porta Consolare alla Porta Venere

Dentro le mura di Spello è bello lasciarsi ispirare dagli scorci e dai vicoli, uno più bello dell’altro, che ogni tanto aprono piccole finestre sul paesaggio verde circostante.
Tuttavia ci sono alcune soste che consiglio di fare per conoscere meglio il patrimonio artistico di questo borgo.
Una di queste è la Cappella Tega, o Cappella di Sant’Anna, con affreschi di Niccolò l’Alunno risalenti al 1461. Il nome è quello del vecchio proprietario Pietro Tega, un sarto che nel 1911 scoprì per caso gli affreschi nella sua bottega.
Una tappa obbligatoria è sicuramente la Chiesa di Santa Maria Maggiore che conserva all’interno gli affreschi del Pinturicchio nella Cappella Baglioni.
I Baglioni sono stati un’influente famiglia nobile di Perugia, che raggiunse il suo apice tra ‘400 e ‘500. Il loro mecenatismo portò in Umbria artisti di grande calibro come Signorelli, Piero della Francesca e Raffaello; per loro lavorarono i principali pittori umbri del Rinascimento: Perugino e Pinturicchio.
Dentro la Cappella Baglioni non solo gli affreschi meritano attenzione, ma anche il pavimento, realizzato in maioliche di Deruta.
Un altro lavoro del Pinturicchio si trova dentro la vicina Chiesa Sant’Andrea.
La Porta Venere, oltre ad essere una delle porte di accesso alla città, è anche un suggestivo punto panoramico sulla Valle Umbra.
Anche questa porta ha l’impianto romano a tre fornici, chiusa però dalle particolari torri romaniche a pianta dodecagonale.
Cosa vedere a Spello: oltre la Porta Venere fino a Piazza della Repubblica

Se mi chiedi cosa vedere a Spello, oltre ai vicoli e gli scorci, ti direi di notare anche le numerose chiese caratterizzate da facciate in stile romanico.
Una di queste ad esempio è la piccola Chiesa di San Martino fondata tra XI e XII secolo dagli stessi abitanti del terziere Posterula. Il suo fascino sta proprio nell’aspetto semplice e povero, così come voluto dai committenti.
La Chiesa di San Severino è parte di un complesso architettonico più articolato che include anche il convento dei Cappuccini. La sua fondazione risalente probabilmente al VI secolo, rende questa chiesa la più antica di Spello.
Affacciandosi dal belvedere di fronte alla chiesa si nota la torre che faceva parte della rocca del XIV secolo.
Subito fuori dalla Chiesa di San Severino, superato l’arco romano (Porta dell’Arce), la via Cappuccini conduce al Monastero di Vallegloria, costruito intorno al 1320 per l’ordine delle Clarisse.
Si riconosce esternamente dalla bianca facciata romanica della chiesa, in pietra calcarea con rosone centrale, mentre l’interno è per lo più cinquecentesco.
Percorrendo via Giulia verso Piazza della Repubblica, potrai notare sulla destra all’altezza del civico 41 il basamento del pilastro del cosidetto Arco di Augusto, che doveva terminare all’altro lato della strada, dove oggi vediamo la nicchia con la Maestà di Fonte del Mastro.
Prima di arrivare al termine della camminata in Piazza della Repubblica, si passa davanti alla Chiesa di San Lorenzo. La sua facciata con epigrafi romane, rosoni e loggetta murata raccontano i numerosi rifacimenti subiti dall’edificio.
Al suo interno un frammento di affresco ritrae San Bernardino da Siena, a ricordo del suo passaggio in questa chiesa. Se ti spingi fino al presbiterio troverai, dietro il baldacchino, un magnifico coro ligneo intarsiato con vedute architettoniche e figure di santi.
Villa Fidelia

Una volta terminato l’itinerario dentro le mura di Spello, c’è un ultimo luogo che vale la pena raggiungere. Si tratta di Villa Fidelia, lungo la via Centrale Umbra, a circa 1,5 chilometri dalla Porta Consolare.
La villa oggi è un parco pubblico, il cui grande giardino è sempre accessibile. Varcando il cancello ci si immerge in un’atmosfera d’altri tempi, con il bellissimo ingresso a gradoni sormontato dalla statua di Diana Cacciatrice.
Il cuore del giardino è la villa, la cui prima costruzione cinquecentesca è stata realizzata sopra resti di un santuario romano. Realizzata inizialmente con una funzione agricola dalla nobile famiglia Urbani, circondata di vigne, la residenza è stata ampliata tra ‘700 e ‘800.
La sua attuale bellezza si deve a Donna Teresa Pamphili Grillo, che qui si stabilì all’inizio del ‘700, e ai successivi proprietari, che diedero alla villa e al giardino l’aspetto elegante che vediamo oggi.
Per raggiungere Villa Fidelia si passa anche davanti alle rovine di un piccolo anfiteatro romano, visibile solo dalla strada perché il sito non è accessibile al pubblico.
Come arrivare e dove parcheggiare a Spello

Per chi arriva a Spello in auto, appena fuori dalle mura ci sono diversi punti per parcheggiare.
Un primo parcheggio è vicino alla Villa dei Mosaici; un secondo più grande è lungo via della Liberazione; un terzo parcheggio si trova anche lungo la via Centrale Umbra, vicino alla piscina comunale.
A Spello c’è anche la stazione, per cui si può arrivare in treno con i collegamenti regionali. Dalla stazione alla Porta Consolare sono una decina di minuti a piedi.